Giorgio Chiarcos
Giorgio Chiarcos, friulano, risiede e lavora a Trento dal 1998
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Consegue il Diploma di Maturità d’Arte Applicata nella Sezione di Arte dei Metalli e dell’Oreficeria.
Chiarcos abbina alla funzione decorativa un valore culturale dato dalle tecniche e dalle forme essenziali che apparentano il gioiello alle forme dell’arte contemporanea. La preziosità non dipende solo dal materiale, ma dall’intervento dell’autore, dal saper comunicare la propria visione dell’arte e della vita. Oggetti inaspettati, preziosi e non preziosi. Le sue opere raccontano di armonie e contrasti, gioielli dalle lamine corrose, grezze, talvolta superfici morbide, dove l’oro e l’argento, il ferro e lo smalto sono protagonisti. Una continua sfida, una provocazione per plasmare la materia come un moderno alchimista. Ha collaborato con diverse gallerie d’arte e del gioiello contemporaneo in Italia ed all’estero. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale.
Collezioni
1988 Museo Statale Artistico e Architettonico dei Palazzi e dei Parchi di S. Pietroburgo
2006 bottiglia – gioiello per Ferrari F.lli Lunelli di Trento
Premi
1997 1° Premio Friuli d.o.c. Udine
2000 3° Premio Arte Orafa Udine
2001 1° Premio Internazionale “Internova“ Bolzano
2002 2° Premio Arte Orafa Udine
2002 2° Premio Trentino Art Trento
2006 1° Premio Arti Giano 2006 Trento
BIBLIOGRAFIA
l’orafo italiano, 1997-1999| Vogue gioielli, 1997 | Italian Gold Magazine, 1997 | Schmuck, 1998 - 2000 | Alto Adige, 1999 - 2000 - 2001 | Artigianato di Ugo La Pietra, 2000
AD (Architectural Digest), 2000 | Artigianato Artistico, 2000 | “L’acqua dura”, 2000 (Ass. La corte ) | Gold Magazine, 2001 - 2002 | il Mattino, 2001 | Jewelry, 2001|
Catalogo Internova Premio Internazionale Altoatesino, 2001| Arte e Design, 2002 Comune
di Trento | La mia casa, 2003 |Arte y joya, 2003 - 2005|Per vino e per segno, 2003 (P. Menon - etichetta d’autore per Cantine Hofstätter) |Class Living, 2004 | Meridiani, 2006 Dizionario del gioiello italiano del XIX e XX secolo, 2006 (Allemandi ) |il Trentino, 2006
Premio Artigiano, 2006 (Prov. Aut. di Trento) |Gioiello italiano contemporaneo, 2007(Skira)
Gioielli Contemporanei, 2007 CNA Trieste | L’arte del fare, 2008 (Prov. Aut. di Trento)
Storia dell’oreficeria in Friuli, 2008 (Skira) | Juliet Jewellery Magazine, 2008 |
The Compendium Finale of Contemporary Jewellery, 2008 (Darling Publications)
Sello 1959-2009 Istituto Statale d’Arte di Udine, 2011 (Forum Editrice Udine) |
“scatto fisso”, 2013 (Prov. Aut. di Trento) | “gioielloinarte”, 2013 (Gangemi Editore)
“La mano, arto, arte, artefatti”, 2013 (Codice edizioni – MUSE)
PRINCIPALI ESPOSIZIONI
Galleria Totem - Il Canale, Venezia | Agalma, Milano | Galleria Traghetto, Venezia
Galleria Del Monte, Ischia | Galleria Marcolongo, Padova | Galleria Alternatives, Roma
Galerie d’Art Orfeo, Luxembourg | Villa Pisani, Stra’ | Galleria Maria Pia Munzi, Verona
Gallery of Kyoto traditional arts & crafts, Kyoto |Galleria Stagni, Trieste
Galleria L’isola, Trento |Galeria Tereza Seabra, Lisbona |The David Collection, New York
Palazzo Valmarana, Vicenza | Castello Sforzesco, Milano |Kunstgewerbemuseum, Berlino
Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”, Trieste |Museo d’Arte Orientale di Roma, Roma
Museo di Arti Decorative Pietro Accorsi, Torino |Galleria Polin, Treviso
Galerie Carl Weisheit P13 München
Palazzo Assessorile, Cles (Tn) |Università e Nobil Collegio di S. Eligio degli Orefici, Roma
Palazzo Roccabruna, Trento |MUSE Museo delle Scienze, Trento
CRITICA
Far integrare materiali di natura diversa è una delle peculiarità del suo lavoro (), il fondo di una lattina d’alluminio con l’impressione della data di scadenza viene recuperato e montato a spilla con oro bianco e giallo, mettendo in discussione i tradizionali concetti di “preziosità” e “permanenza”.
Maria Cristina Bergesio
I gioielli di Giorgio Chiarcos: sculture da indossare () abbina alla funzione decorativa un valore culturale dato dalle tecniche e dalle forme essenziali che apparentano il gioiello alle forme dell’arte contemporanea. La preziosità dipende non solo dal materiale, ma dall’intervento dell’autore, dal sapere comunicare la propria visione dell’arte e della vita.
Gabriella Bucco
Giorgio Chiarcos, udinese di nascita, trentino di adozione, crea nel proprio laboratorio pezzi unici accostando oro, argento e alluminio, giocando allo scambio tra elementi per studiare i loro effetti decorativi più strani. Alchimista della materia che si diverte a mescolare realtà e finzione.
Fiorenzo Degasperi
() lavora il metallo e forgia segmenti preziosi () L’oggetto scopre allora la propria unicità attraverso una forza di armonie e di contrasti che si fanno singolari nei preziosi modellati che appaiono come sculture, a volte incise.
Giovanna Nicoletti
() Pochi artisti raggiungono la concentrazione necessaria per esprimere, nel minimo, il massimo dello stupore che la nostra esistenza continuamente ci offre, purché sappiamo osservarla nel modo giusto, nel disincanto essenziale di una bellezza che si raggiunge solo nell’estrema semplicità. .
Luigi Serravalli
Orgogliosa autonomia da tutti i riferimenti estetici del passato e del presente: le creazioni preziose di Giorgio Chiarcos sono inconfondibili non per la ripetizione di un codice espressivo o per cristallizzazioni stilistiche ma per la perfetta combinazione di diversi elementi.
Monica Salvestrini
Giorgio Chiarcos, un demiurgo fra provocazione e poesia () Talvolta l’orafo incide segni chiaroscurali scavando nel metallo come si trattasse di una pagina aperta, talaltra intona ritmi sonori intercalando piccole lamine metalliche di qualità e cromia differente come fossero note dissonanti impresse su di un atipico, rudimentale, arcaico spartito musicale.
Alessandra Quattordio
Come ogni artista vero ha un suo stile inconfondibile, tutti i suoi pezzi sono originali ed unici (). E’ schivo e modesto al limite dell’umiltà, ma ricco di orgoglio e dignità. Non riconosce vincoli nell’arte come nella vita (). Le sue opere sottintendono sempre un dolore esistenziale davanti al mistero che ci circonda, ma esprimono sempre l’amore per la vita e la bellezza che la sua arte orafa più di ogni altra cosa ha la capacità di eternare.
Vincenzo Iannuzzi